vivere il presente

Vivere il presente, non guardando il passato e non pensando al futuro… Era da un po’ di tempo che avevo deciso di seguire questa condotta, di cercare la mia serenità giorno dopo giorno senza soffrire per il mio passato e senza pensare dove mi porterà il mio futuro… Poi due giorni fa ho sentito un peso, un’insieme di incertezze e problematiche piombarmi dentro tutte nello stesso istante… Pensieri, problemi, dubbi, angosce che senza chiedere “permesso” si sono arrogantemente fiondate su di me… E piangere per quanto sono stato cattivo, piangere per la sofferenza che ho cagionato, piangere anche per l’incertezza del presente… Magari mi contraddico, ma anche il presente ha bisogno di certezze per essere vissuto serenamente… E poi un’altra notte a ricercare me stesso, un’altra notte con la testa che vagava in mille pensieri, un’altra notte alla disperata ricerca di quello che voglio… Egoista? si, sono egoista e molto spesso utilizzo questo verbo… volere! Io vorrei tante cose e tante magari già ce l’ho ma quello che non riesco ad avere è la mia serenità. La notte è poi passata dissolvendosi in un’alba stupenda, fatta di mille colori, con un sole che ancora addormentato non voleva apparire… Un’alba con qualche nuvoletta qui e là, un’alba dipinta che per un secondo ha spazzato via la mia superficialità… Sentivo il profumo del mattino, la musicalità dei dialoghi degli usignoli, e l’aria fresca che mi riconduceva a qualche anno fa… L’alba con la sua prospettiva perfetta! L’alba di un mattino d’estate, l’alba che bacia, come una mamma, il tuo viso… L’alba che ti coccola, ti sorride e ti avvolge con la sua serenità. L’alba che t’ama, ma che poi deve abbandonarti… Così è iniziata una delle giornate più tristi di questo 2009… Una giornata che sapevo che prima o poi avrei dovuto affrontare, ma che, masochisticamente, avrei voluto più in là. Avrei voluto farmi conoscere meglio, far veder il mio vero io, aprendo tutte le porte di questa esistenza. Ed invece no… Il destino aveva già prospettato gli eventi, aveva deciso che con un sorriso di lacrime che implodevano dentro me si concludesse tutto. Con una smorfia, svelata dal luccichio dei miei occhi, ammessa da quel nodo in gola che non si slega… E poi come pioggia cadere le mie lacrime sui miei pantaloni, chiedere di allontanarti consapevole della sofferenza che m’avrebbe cagionato il rimorso di quell’abbraccio… Girare e girare con la vista appannata, senza pensare a nulla e pensando a tutto… Non pensando più al presente, ma al passato ed al futuro… Sembra invero ma in quei momenti non si vive il presente ma ci si proietta nel passato e nel futuro cercando risposte che non ci sono, o speranze che non devono esistere. In un abbraccio c’è stata l’alfa e l’omega e con la stessa intensità la gioia ed il dolore… Non mi pento di nulla… anzi! Tutto è bilanciato… sapevo che una grande gioia mi avrebbe portato un grande dolore… Purtroppo sono fatto così… anche se vorrei che il dolore fosse inversamente proporzionale alla mia gioia… E’ stato breve, ma intenso… è stato strano, ma piacevole… Mi chiedo cosa è stato però… Non riesco a definirlo ora, non riesco a ragionare, a non pensarci… E’ impossibile non provare il brivido che quell’abbraccio m’ha dato… Un abbraccio che aveva il calore materno, la passione di un fuoco mai spento e l’innocenza di un bambino… Potessi veramente descriverlo, non basterebbero le parole conosciute o inventate… un abbraccio che ha segnato un’altra parte della mia vita e che ha saputo farmi riprovare emozioni che pensavo smarrite.

Un pensiero su “vivere il presente

  1. bello ciò ke hai scritto… mi sento ank’io così… penso di non saper uscirne fuori… penso sempre e costantemente al passato.. non riesco a vivere il presente… sono stanca|

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *