Squilla il telefono

E’ da tanto, troppo tempo che non riempio le “pagine” del mio blog. Anzi potrei quasi dire che me ne sono quasi dimenticato. Nel frattempo sono successe molte cose! La vita ci riserva giorno dopo giorno sorprese o risvolti che non avremmo mai lontanamente immaginato. E’ iniziato un anno nuovo un anno che per me segna tantissime cose… Ho deciso quindi di iniziare a scrivere qualcosa collegandomi a quello che è stato il mio ultimo intervento del 2009. Quasi mi vergogno… Cavolo sono passati 4 mesi!!! Effettivamente ricordo che quando scrivevo me ne stavo disteso a letto nel caldo silenzio della notte di agosto… Ahh quanto amo l’estate, anzi quanto amo le notti d’estate! In estate, di notte si respira un aria diversa. Anche all’olfatto sembra differente… Infatti penso all’odore dell’estate della mia adolescenza, che rievoco nella mia testa ma che difficilmente potrò descrivere qui. Più bell’ancora il profumo estivo di quando piove… Mamma mia! Il ricordo che mi è saltato in mente scrivendo ha scaturito un riflesso condizionato come in uno dei cani di Pavlov… Vabbè… Torniamo al discorso principale. Avevo deciso di trascrivere il testo di ciò che descrissi, nel lontano settembre 1996, nella speranza di ricevere la telefonata della mia amata…

Squilla il telefono
mentre poesie e musica cercan di consolarmi
Squilla il telefono
mentre il mio cuore batte uno, due, tre volte
Squilla il telefono
vorrei che ci fossi tu a fianco a me
Squilla il telefono
triste è l’illusione di te dall’altra parte
Squilla il telefono
e rispondendo ogni speranza se ne va

Ora non squilla più
il mio cuore si ferma un po’
riprendendo come colpito da un pugnale
perchè è bello sperare
a ciò che non si realizzerà Mai