Inizio questo intervento alle 5 della mattina del 12 giugno 2008… Oggi mi sa che ho dormito troppo e stanotte non riesco proprio a dormire… Che fare se non esternare i proprio pensieri in questo mio piccolo spazio? Voglio ricollegarmi al precedente intervento per due validi motici: il primo che sia questo ntervento che quell’altro parlano di due cose contrapposte (prima “Bugie e Verità”, mentre ora “Odiare ed Amare”), il secondo motivo sta nel fatto che tali sensazioni possono trovare riscontro quando una persona viene tradita (vedesi tradimento morale da me indicato nel precedente intervento). Beh tornando al titolo, qualcuno di voi penserà che questi due sentimenti non hanno alcun punto in comune e che siano per l’appunto due cose contrapposte… Ma così non è… Già catullo, nel suo “Odi et Amo” descriveva l’amore per Lesbia, che lo aveva tradito ma soprattutto deluso. In altri versi dei suoi canti descriveva il suo desiderio nei confronti dell’amata ma l’assenza di stima ed affetto dicendo che “il tradimento in amore spinge ad amare di più ma a voler meno bene”. Ecco il testo integrale, molto corto del famoso componimento:
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.
nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Il poeta parla di questo contrapporsi di sentimenti che lo tormenta, che lo “mette in croce” (excrucior), che non gli da pace.
Chiunque abbia amato veramente almeno una volta e che in questo amore si sia sentito tradito ha provato quello che scrisse Catullo…
Ognuno di noi reagisce a proprio modo, ma la sofferenza che si prova quando si ama penso sia comune a tutti…
Io naturalmente penso e mi riferisco alle persone che ho amato e che amerò (l’amore non muore) ed alla sofferenza provata nell’odiarle continuando ad amarle… Alle storie finite, alle promesse volate, all’ivasione, quasi barbarica, della soitudine nel cuore.